da l’Unità del 10 giugno 2014
Di lei ci ha parlato Pierpaolo Farina, il ragazzo che ha scritto “Casa per Casa, Strada per Strada” e che ha creato il sito enricoberlinguer.it, frequentato da giovanissimi. Una comunità che sta crescendo esponenzialmente e che a come unico obiettivo la promozione, la diffusione del pensiero del segretario del Pci. “Usando i mezzi della “modernità” – ha scritto Farina nel nostro speciale dello scorso tre giugno – abbiamo creato una delle più grandi web-community dedicate a un politico, per giunta comunista, diffondendo per cinque anni le sue idee e le sue parole per il web. Contro tutto e contro tutti. Eppure oggi più di 400mila persone ricordano Enrico Berlinguer e un terzo è sotto i 30 anni“.
E tra loro, tra questi ragazzi e ragazze che non possono provare nostalgia che crescono caratteri, ideali, entusiasmi, posizioni, sprazzi di futuro. “Per continuare a credere che la politica sia una cosa bella – continua Farina – e che è vero che si può dare tutto senza chiedere in cambio nulla ed essere felici lo stesso. Perché noi, come Enrico Berlinguer, siamo convinti di non poter essere felici se di fianco a noi c’è qualcuno che soffre“.
Anche Clara come Pierpaolo e gli altri del sito ha le idee chiarissime e sa di cosa parla anche se non c’era. E’ la più “piccina” della compagnia ma è tosta e determinata. Si racconta con poche parole. “Vengo da Pisa e frequento la prima liceo. Leggo molti libri di vario genere ma devo dire che preferisco quelli che trattano di attualità. L’ultimo che ho letto è stato “Molto forte, incredibilmente vicino” di J.S. Foer. La musica è una delle mie grandi passioni. Infatti suono il pianoforte.“
Sono passati 30 anni dalla morte del leader del Pci ma Clara ne parla così: “Berlinguer? Io non credo di averlo conosciuto, bensì vissuto. Ne sento parlare in casa da sempre, soprattutto da parte dei nonni che mi hanno sempre affascinato raccontandomi della loro esperienza a fianco del Pci. E’ per questo che credo di conoscere Berlinguer da una vita. A volte, mi diverte ricordare che quando ero all’asilo riuscivo a cantare Bella Ciao con una spensieratezza unica”.
Spiega Clara che “dell’uomo Berlinguer l’ha colpita la riservatezza, il senso di protezione per la famiglia e l’espressione così intensa del volto che incarna la riflessione. Del politico: la calma, la determinazione e la modernità dei concetti espressi. Così se fosse in vita gli chiederei di riportare la politica ad essere una filosofia, spogliandola di tutto lo spettacolo che adesso è“.
Una ragazza diretta, senza mediazioni. La frase di Berlinguer che Clara preferisce non poteva che essere questa: “Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia.“
E i giovani si stanno organizzando nel nome di Berlinguer. L’ultimo miracolo del leader del Pci.
30 anni fa il nostro caro compagno Enrico diceva che la questione morale e il centro del problema italiano;ebbene a distanza di tutto questo tempo oltre che un’evoluzione della politica e avvenuta un’involuzione,il malaffare ha preso definitivamente il posto al buonsenso.C’e solo da vergognarsi.