dal Discorso alla Festa delle donne, Venezia, luglio 1981
Oggi siamo nel pieno di un’epoca che, mentre vede l’ingresso nella storia delle masse sterminate dei popoli già oppressi e sfruttati dal colonialismo e dall’imperialismo, conosce anche su scala mondiale (ma in particolare in alcuni paesi fra i quali l’Italia) l’ingresso e la presenza innovatrice della donna, decisa a liberarsi finalmente da secoli di oppressione, di servaggio, di solitudine, di mortificazione, di violenza.
Oggi entra in campo «l’altra metà del cielo».
La portata di questo evento non è soltanto un grandioso fatto in sé, ma proprio per la sua qualità, è sconvolgente, giacché esso cambia i termini in cui veniva tradizionalmente intesa e fatta la politica.
È proprio di questo che non ci si è resi conto pienamente. Non si tratta solo di non ostacolare, ma di comprendere, assecondare e far proprie le varie rivendicazioni specifiche attraverso le quali si sviluppa la progressiva emancipazione e liberazione della donna.