dal Discorso alla Conferenza Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai, Berlino, 1976
La solidarietà tra i nostri partiti si fonda sul riconoscimento che ogni partito elabora autonomamente e decide in piena indipendenza la propria linea politica interna e internazionale; si fonda sulla stretta osservanza della parità di diritti e della non ingerenza negli affari interni, sul rispetto della libera scelta di vie diverse nella lotta per la trasformazione della società e per la costruzione del socialismo.
Il rispetto di questi principi non è in contrasto con la esigenza, che noi sentiamo fortemente, di un dibattito più ampio e meno formale sui grandi problemi teorici e politici del movimento per il socialismo nel mondo intero.
È un fatto per noi evidente, ad esempio, che lo sviluppo nell’ elaborazione del marxismo non è andato di pari passo con le grandi trasformazioni della realtà del mondo contemporaneo, con le differenti esperienze di lotta e di edificazione socialista e con la prassi politica. Spesso ci si limita all’uso di formulazioni stereotipe, a battaglie di citazioni o a etichettare in modo arbitrario come revisioni sta in un senso o neIl’ altro ogni posizione diversa dalla propria.
La verità è che, come non c’è, né può esservi, un partito o uno Stato guida, così, anche sul piano teorico, lo sviluppo del marxismo è affidato al concorso di molteplici contributi di partiti e di singoli.
È proprio dal modo in cui hanno operato i nostri grandi maestri che deve venire il richiamo allo spirito critico e lo sprone al rinnovamento incessante dell’ elaborazione politica e della prassi in modo, da tener conto dello svolgersi dei processi storici reali.