Appello sulla Questione Morale

Ricevo via posta e volentieri pubblico qui sul sito, sperando di fare cosa gradita, il volantino (nella sezione download) dell’iniziativa promossa a Parma l’11 giugno da www.onestamente.org, con anche il testo dell’appello allegato.

Questione Morale e Legalità
Il buon governo per la rinascita dell’Italia. Per un paese equo e solidale

 “La questione morale è il centro del problema italiano”. “I partiti possono provare d’essere forze di serio rinnovamento soltanto se aggrediscono in pieno la questione morale andando alle sue cause politiche. […] Quel che deve interessare veramente è la sorte del paese. Se si continua in questo modo, in Italia la democrazia rischia di restringersi, non di allargarsi e svilupparsi; rischia di soffocare in una palude.”
Enrico Berlinguer, La Repubblica 1981

L’Italia sta soccombendo sotto la mancanza di legalità e del rispetto del bene pubblico. La questione morale si impone alle nostre coscienze di cittadini impegnati a fare politica.

 I problemi del nostro paese sono riassumibili in 3 indicatori: 200 MLD evasione fiscale, 120 MLD fatturato mafie, 60 MLD corruzione nella P.A. In totale 380 miliardi di euro all’anno (circa 740.000 miliardi di Lire), da qui vanno recuperati i soldi per uscire dalla crisi e costruire un paese equo e solidale.  

In questi 3 numeri risiede l’anomalia del nostro paese, un far west dove vige la legge del più forte e prevalgono gli interessi criminali, di corporazione e privati contro gli interessi generali.

Un tumore maligno annidato in un organismo senza anticorpi. Cosi i vertici della Corte dei Conti definiscono la corruzione che infesta il nostro Paese. La stessa Corte dei Conti ha stimato in 60 miliardi di euro la «tassa occulta» che gli italiani pagano ogni anno a causa della corruzione: una somma che basterebbe quasi a ripagare gli interessi del nostro enorme debito pubblico. Nel solo 2009 la Guardia di finanza ha accertato un aumento del 229% per i reati di corruzione e del 153% per quelli di concussione. Nella classifica stilata da Transparency International sulla corruzione nel mondo l’Italia è scivolata in un solo anno dal cinquantacinquesimo al sessantatreesimo posto. A fianco dell’Arabia Saudita, e in fondo alle nazioni europee.

Non e casuale se ai paesi europei più corrotti corrisponde un’economia peggiore o sull’orlo della bancarotta (vedi Grecia 71° posto) mentre i meno corrotti vantano economie più solide e una distribuzione del reddito più equa.

La questione morale è, oggi più che mai, questione politica. E’ la questione centrale della politica italiana. Ed è per noi il discrimine fondamentale sul quale giudichiamo e giudicheremo le iniziative del Partito Democratico e le potenziali alleanze politiche.

La legalità è l’infrastruttura sulla quale poggia la democrazia: senza di essa non si va da nessuna parte, nessuna buona legge è efficace, nessuna riforma è veramente applicabile.

Pertanto esprimiamo un accorato appello affinché il nostro partito                                metta questione morale e legalità al centro della propria iniziativa politica facendosi interprete della domanda di giustizia e riscatto che proviene dalla parte migliore del paese.

  • Chiediamo una proposta di legge che affronti, senza se e senza ma, in modo esaustivo la materia.
  • Chiediamo che venga messa in atto una seria autocritica sugli errori del passato anche recentissimo
  • Chiediamo che vengano compiuti subito gesti concreti che diano testimonianza di questa rinnovata volontà di cambiamento in virtù della quale si acquisisca l’autorità morale per pretendere da organi dello Stato, organizzazioni imprenditoriali, sindacati, Chiesa, che facciano altrettanto.
  • Chiediamo che si rimetta in campo la capacità progettuale sociale, proponendo ad esempio il servizio civile per tutti i giovani, maschi e femmine. Inteso come scuola al senso dello Stato, del bene comune e come scambio di esperienze e momento di crescita nella consapevolezza tra giovani del nord e sud.

4 commenti su “Appello sulla Questione Morale”

  1. Se non ci sono ancora commenti su questo questo argomento spero di dare un contributo.In tutto il mondo ci si sta rendendo conto che la corruzione e il mal costume è un problema da affrontare perchè ha dei costi talmente elevati che danneggiano pure i potenti.In Italia come al solito si va controcorrente per eliminare il fenomeno della corruzione si fa in modo che non venga scoperta oppure la si rende legale.Quando domani sarà diminuita perchè si è tolta l’arma ai magistrati per scoprirla e le case non saranno abusive perchè condonate si griderà vittoria e anche il popolo sarà felice magari perchè gli hanno condonato un capanno.Dobbiamo imparare a creare una cultura della legalità a partre da noi stessi poi combattere per pretenderla.

  2. SONO D’ACCORDO. LA QUESTIONE MORALE NELLA POLITICA, CIOE’ NELLA AMMINISTRAZIONE DEMOCRATICA DELLO STATO ITALIANO, MA NON SOLO, E’ IL FATTORE PIU’ IMPORTANTE PER LA RIUSCITA DELLA DEMOCRAZIA. CIOE’ IL CARDINE PORTANTE DELL’ONESTA’. CIO’ IN QUANTO SE UN POLITICO, QUINDI PERSONAGGIO PUBBLICO, DIMOSTRA CHE E’ MEGLIO ESSERE FURBI, CHE ONESTI E POI VIENE ANCHE ELETTO, FINISCE PER IRRETIRE LA POPOLAZIONE CHE PSICOLOGICAMENTE SI SENTE IN DOVERE DI IMITARLO PROVOCANDO UNA CONCATENAZIONE SENZA FINE E SENZA LIMITI. DALL’ULTIMO ITALIANO COME REDDITO AL NUMERO UNO SI CREA UNA RAGNATELA DA DOVE E’ IMPOSSIBILE SCAPPARE E COME PER IL RAGNO, QUANDO L’INSETTO SI DIVINCOLA PER SCAPPARE, SI FIONDA SUL MALCAPITATO COSTRUENDOGLI UNA CAMICIA DI FORZA DA CUI NON SCAPPERA’ MAI SE NON NELLE FAUCI DEL RAGNO…NATURALMENTE QUESTA E’ UNA METAFORA…

  3. Recente esempio la sconfitta al mondiale che ha lasciato praticamente tutti indifferenti? Perchè? Chi ha perso è tornato con la coda tra le gambe ( si fa per dire) ma continuerà la sua vita da nababbo, e quanto alla gente comune sa che non ha più nessuna voce in capitolo in nessun settore della vita politica e sociale italiana. Che si perda o che si vinca la casta non recede di un millimetro.Gli Italiani stanno imparando a dire “embè?” Con un Brancher che pretende di aver ragione e che trova anche qualche portavoce che lo difende, quali speranze ha il popolo italiano di raggiungere un seppur minimo livello di civiltà ?

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